Il Centrino come elemento di corredo nei racconti delle nonne
« (…) Dicevano che preparare il corredo fosse un momento importante, che ogni madre vi si dedicasse a tempo pieno, spesso con l’aiuto delle vicine di casa o parenti prossime. Tutto doveva essere fatto nella maniera più meticolosa. La sposa doveva portare con sé una dote senza eguali, era ogni volta così, e per ogni sposa era sempre qualcosa di diverso, di più bello di quello precedente.
(…) camicie da notte, tovaglie, centrini e pizzi, trine, sottobicchieri, copriletto e tovagliette, piccole lenzuola e panni per i bimbi a venire.
(…) Un pacco, due e molti altri ancora, riposti con amore, cura e che possiedono la seduzione delle cose di una volta, semplici e inestimabili.
Così si viveva quel sogno, nella frenesia dei preparativi che iniziavano alla nascita di una figlia femmina, per poi ripetersi nella generazione successiva.
Niente è come allora: di quell’amore ora ci resta il profumo, qualche indumento conservato gelosamente in qualche cassetto, custodito per farne documento di vita, di tradizione culturale (…) »
da Cultura Salentina – “Vecchi merletti”
28 gennaio 2011 di Titti De Simeis
Dai racconti del passato alla forma di un piatto centrotavola in ceramica
Nel progetto Centrino, GiùInLab si avvale delle texture ricamate negli intrecci di centrini di lavorazione all’uncinetto delle nonne pugliesi. Le abbiamo impresse sulle nostre argille, scegliendone tra quelle che ci apparivano più rappresentative ed efficaci da trasferire su creta fresca.
Le cristalline colorate trasparenti utilizzate nella smaltatura, sono state nostre alleate nel far emergere i bassorilievi impressi nei disegni degli intrecci dei nostri centrini.
E’ così che abbiamo dato vita a piatti e centrotavola in ceramica, piatti da dessert, sottobicchieri, lampade ed altri oggetti d’arredo facendo rivivere gli antichi intrecci, delle nostre nonne.